La Conferenza Stato Regioni nella seduta del 5 dicembre 2013 ha definito le modalità di stipula dei contratti elettronici per le procedure di affidamento degli appalti pubblici.
L’intervento porta un ritardo di un anno rispetto a quanto stabilito dall’art. 11, comma 13 del D.L. 163/06 (Codice dei Contratti), che fissava al primo gennaio 2013 la data d’inizio per l’obbligo di stipula con atto pubblico notarile informatico dei contratti d’appalto, ovvero modalità elettronica.
Le nuove regole e le indicazioni sono ampiamente descritte nel documento pubblicato dalla Conferenza Unificata che si rende disponibile in allegato.
Secondo quanto disposto il contratto deve essere, a partire dal primo gennaio 2014, generato con il supporto software o in alternativa con l’acquisizione informatica della documentazione contrattuale cartacea.
La modalità elettronica deve garantire la non modificabilità del contratto stipulato e la sua integrità nella fase di conservazionearchiviazione.
Possono essere utilizzate 3 tipologie di firma: la firma digitale, la firma elettronica qualificata e la firma elettronica avanzata. In quanto ai formati sono da preferire: pdf, txt, jpeg, rtf e xml.
Nel documento sono espresse anche ampie indicazioni in riferimento a:
- Firme elettroniche qualificate
- Firma digitale del Pubblico Ufficiale rogante
- Scritture private autenticate e scrittura privata
- Acquisizione della sottoscrizione autografa digitale
- Atto pubblico amministrativo
- Aggregazione documentale informatizzata
L’informatizzazione delle procedure dei contratti pubblici e l’utilizzo della banca dati centrale per l’acquisizione degli elementi di qualificazione degli operatori economici (AVCpass), rappresentano l’avvio dell’effettiva modernizzazione delle procedure regolate dal Codice dei Contratti.
A cura della segreteria di CNA SI
Documentazione:
Intesa Conferenza Stato Regioni 13/121/CU06/C4