Fisco

Accesso al credito d’imposta nel sud

Il Ministero dello Sviluppo Economico (MSE) specifica i requisiti di ammissibilità e le procedure da seguire per beneficiare degli incentivi destinati per gli investimenti delle imprese del sud.

La Legge di Stabilità 2016 ha previsto l’istituzione di un credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive già esistenti nelle regioni: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Abruzzo, Molise e Sardegna.

Contributo credito d'imposta

Con il Decreto 29 luglio 2016 il Ministero ha destinato per il credito d’imposta, previsto dal PON “Imprese e competitività”, 163 milioni di euro alle imprese che presentano progetti d’investimento incentivabili, di cui:

  • 123 milioni di euro destinati alle regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia);
  • 40 milioni di euro destinati alle aree assistite delle regioni considerate in transizione (Abruzzo, Molise e Sardegna).

Sono agevolabili gli acquisti, anche a mezzo contratto di locazione finanziaria, di beni durevoli destinati a strutture produttive già esistenti, individuabili come:

  • Macchinari;
  • Impianti;
  • Attrezzature varie;
  • Nuovi stabilimenti in ampliamento per la diversificazione della produzione.

Sono esclusi i seguenti beni:

  • Beni merce (immobili da parte di una società immobiliare);
  • Prodotti assemblati per ottenere prodotti destinati alla vendita;
  • Materiali di consumo;
  • Macchinari sostitutivi, che non possono essere considerati investimenti iniziali.

Non sono ammessi all’incentivo le imprese dei appartenenti ai settori:

  • Industria siderurgica;
  • Industria carbonifera;
  • Costruzione navale;
  • Fibre sintetiche;
  • Trasporti e infrastrutture;
  • Produzione e distribuzione di energia e infrastrutture energetiche;
  • Credito, finanziario e assicurativo;

Sono escluse anche tutte le imprese in difficoltà

L’agevolazione è prevista per tutti gli investimenti realizzati a decorrere dal 1° gennaio 2016 e fino al 31 dicembre 2019 e i termini per la presentazione delle domande sono già aperti dal 30 giugno 2016, le domande vanno inviate all’Agenzia delle Entrate, per via telematica utilizzando l’apposito modello.

Con il Decreto 4 gennaio 2017 il Ministero ha indicato le modalità di valutazione dei progetti d’investimento presentati, le modalità di comunicazione del provvedimento di utilizzo e chiarisce gli adempimenti successivi al riconoscimento dell’agevolazione.

In sintesi, ai fini dell’ammissibilità dei progetti d’investimento alla fruizione del credito d’imposta, devono soddisfare i seguenti requisiti:

Innovazione

  • Devono risultare non ultimati al momento della presentazione della domanda;
  • L’importo complessivo deve essere almeno pari a 500.000 euro;
  • Devono essere riconducibili agli ambiti applicativi di specializzazione intelligente;
  • Devono essere caratterizzati dalla presenza di immobilizzazioni innovative.

Le PMI destinatarie del credito d’imposta per le quali l’attività istruttoria si è conclusa con esito positivo, il Ministero procede all’adozione e alla trasmissione, tramite PEC, del provvedimento di utilizzo delle risorse del PON, recante:

  • L’importo, a valere sulle risorse del PON, del credito d’imposta;
  • L’indicazione della struttura produttiva oggetto del progetto d’investimento;
  • Gli obblighi dell’impresa beneficiaria, con particolare riferimento a quelli derivanti dall’utilizzo delle risorse PON;
  • Le condizioni che possono comportare il disimpegno totale o parziale delle risorse.

Successivamente alla realizzazione degli investimenti l’impresa è tenuta a rendicontare le spese di acquisizione delle immobilizzazioni materiali previste ed effettivamente sostenute.

Il Ministero procederà alle verifiche e agli accertamenti di:

  • Regolarità degli adempimenti contributivi dell’impresa;
  • Regolarità e completezza della documentazione prodotta;
  • Coerenza tra le immobilizzazioni materiali rendicontate e il progetto d’investimento;
  • Riconducibilità del progetto realizzato agli ambiti applicativi di specializzazione intelligente.

Ovviamente, le imprese beneficiarie dovranno favorire lo svolgimento di tutti i controlli, ispezioni e monitoraggi disposti dal Ministero, non apportare modifiche sostanziali all’investimento, attivarsi per permettere il monitoraggio dei progetti d’investimento e conservare la documentazione attestante le spese sostenute ai fini della fruizione del credito d’imposta.

A cura della segreteria di CNA SI