CNA Impianti

La responsabilità verso il cliente

Stipulare un contratto di manutenzione è un obbiettivo quotidiano per l’impresa del settore, ma il mancato rispetto può rilevare serie responsabilità.

Nel caso di malfunzionamento di un impianto di sicurezza, se accertata la non corretta conduzione contrattuale, l’impresa risponderà per i danni derivanti nel caso di una rapina che potenzialmente poteva essere sventata dal tele allarme telefonico.

La Cassazione, con la sentenza del 24 luglio 2012, n. 12879, ha stabilito, e pertanto la Corte Suprema ha emesso condanna, che se un impianto di sicurezza non ha funzionato per mancata manutenzione in occasione di un evento malavitoso, la ditta incaricata dell’assistenza deve rispondere dei danni.

Nel caso specifico, considerata la poca distanza della Questura, secondo il proprietario, se l’impianto funzionava, al premere del pulsante di allarme telefonico, l’intervento immediato dei militari avrebbe bloccato i rapinatori.

Si ritiene innovativa la sentenza, ma anche in linea con la giurisprudenza consolidata in altri contesti, per ciò è sempre più opportuno per chi avvia o esercita attività impiantistiche l’approfondimento della materia “Responsabilità civile verso i clienti” e della caratteristica contrattuale da considerare, in particolare, per le commesse di manutenzione programmata.

D’altra parte la tendenza di affidare la manutenzione degli impianti in genere, considerato che in alcuni casi è obbligatoria, se non altro, ai fini della sicurezza per le persone e per le cose, chiama gli operatori impiantistici ad attivarsi per assumere le necessarie conoscenze per poter adattare la contrattualistica caso per caso.

L’Unione Installatori Trapani, per supportare i propri Aderenti, ha già dato indicazioni al Consorzio CNA SI, affinché individui dei percorsi formativi brevi, in modo da apprendere le nozioni di base per una prima valutazione in fase di contrattazione della commessa.

Salvatore Puglia
Presidente Consorzio CNA Servizi per gli Installatori