Impianti Termici

DPR 74/13, le altre Regioni procedono

Anche la Regione Liguria, in ottemperanza del DPR 74/13, assolve al proprio compito in toto, dal 1° gennaio 2015 nuove regole per il controllo degli impianti termici e l’istituzione del catasto unico regionale.

Il nuovo Regolamento, approvato il 22 dicembre 2014, rende omogenee le nuove regole su tutto il territorio della regione, quindi, procedure di trasmissione, rapporti d’ispezione, costi e modalità di accertamento e ispezione unici per tutti le Autorità competenti individuate dalla Regione.

La nuova normativa prevede anche l’attivazione di modalità informatizzate per l’invio dei rapporti per semplificare e snellire le procedure e trasparenza dei controlli e delle ispezioni.

Il provvedimento sostituisce gli attuali regolamenti comunali e provinciali relativi alle manutenzioni e alle ispezioni degli impianti, confermando il ruolo di Autorità competenti ai Comuni sopra i 40 mila abitanti ed alle Province sulla restante parte del territorio che opereranno sulla base dei criteri fissati dalle disposizioni regionali.

Come già in molte altre Regioni, anche in Liguria il Catasto regionale degli impianti termici, in ottemperanza all’art. 10, comma 4, lettera a) del DPR 74/13, contiene la seguente documentazione in formato digitale:

  • Scheda identificativa dell’impianto;
  • Rapporti di controllo di efficienza energetica;
  • Rapporti di ispezione eseguiti dall’Autorità competente.

Permette in ambiente web, oltre che a censire l’impianto assegnando il “codice catasto” in modo automatico, in area dedicata anche:

  • La consultazione dei dati e dei documenti in esso contenuti;
  • La relativa compilazione e l’aggiornamento da parte dell’operatore abilitato e registrato;
  • Il versamento del contributo, il cui pagamento può essere effettuato esclusivamente on-line, tramite carta di credito, nel sistema del Catasto;
  • La firma digitale sui rapporti da parte dell’operatore incaricato del controllo e la manutenzione;
  • La verifica della validità effettiva del rapporto di controllo di efficienza energetica a decorrere dalla data di protocollazione;
  • La visualizzazione e la stampa della ricevuta di protocollazione resa disponibile sul catasto;
  • La trasmissione senza il pagamento del contributo da parte del manutentore, nel caso di trasmissione di rapporto di controllo in cui il rendimento di combustione è inferiore al minimo ammesso o nel caso in cui il rapporto riporta la segnalazione riscontrata di una anomalia tale da rendere insicuro l’utilizzo dell’impianto;
  • La possibilità da parte delle Autorità competenti di accesso e di estrarre tutti i dati necessari per organizzare gli accertamenti e le ispezioni.

Il nuovo dispositivo regionale fissa anche le tariffe da applicare all’intero territorio regionale a cui tutte le Autorità competenti devono fare riferimento.

Nel rispetto del principio di equità, tale contributo è determinato secondo modalità uniformi sul territorio regionale ed è diversificato in ragione delle fasce di potenza termica utile nominale dell’impianto.

TARIFFE DISPOSTE DALLA REGIONE LIGURIA
Tabella B - Contributi per fasce di potenzaTabella B - Contributi per fasce di potenza

Quindi anche la Liguria adegua il sistema dei controlli sugli impianti termici e assolve a pieno al proprio ruolo per il coordinamento e per l’uniformità del sistema regionale.

Rimane ancora fanalino di coda la Regione Sicilia, con il catasto ben pubblicizzato, ma con una piattaforma appena sufficiente per la raccolta dei dati per il censimento che non permette ancora alle Autorità competenti di filtrare i dati utili per effettuare le verifiche, gli accertamenti e le ispezioni. Inoltre l’incapacità di emanare un dispositivo “Regolamento unico regionale per il controllo degli impianti termici”, nonostante le Linee guida pubblicate dall’ENEA, che facilitano per l’adempimento, rischia di lasciare le Autorità competenti senza lo strumento essenziale per assolvere al compito che gli viene chiesto dalla stessa Regione.

L’eventuale “Linea guida regionale” che il dipartimento energia si accinge a pubblicare possono solo creare incertezze e interventi regolamentari diversificati su tutto il territorio, proprio il contrario rispetto alle indicazioni legislative, senza contare sul fatto che le Autorità competenti (alcune inadempienti fino ad oggi), in alcuni casi non dispongono delle risorse necessarie per l’avvio del sistema.

Ad aggravare il tutto, l’identificazione incerta dell’Ente che sostituisce l’ex Provincia.

A cura di Salvatore Puglia – Direttore di CNA SI (Consorzio CNA Servizi per gli Installatori)