Sicurezza Lavoro

Patente a punti in edilizia

Una patente a punti per le imprese edili “sicure” che dovrà garantire un percorso preferenziale per l’accesso agli appalti. Ma che c’entrano le imprese impiantistiche?

Tra le numerose innovazioni del Testo Unico per la Sicurezza sui luoghi di lavoro in esame sul tavolo del Consiglio dei Ministri, quella della “Patente” in oggetto, sicuramente, risulta una delle più significative.
Le previsioni prevedevano il rilascio alle sole imprese edili e se mai, la procedura dimostrerà di essere molto efficace, previo accordi interconfederali nazionali tra Sindacati e Associazioni datoriali, potrà essere estesa ad altri settori.

Da un lato, giustamente, si vuole intervenire nei settori più a rischio, ma dall’altro lato, già che ci siamo, vediamo di complicare sin da oggi, in materia di adempimenti, anche gli altri.

La qualificazione seguirà degli standard organizzativi per l’impiego della manodopera in relazione alle tipologie di commessa con l’attribuzione di un dedicato punteggio iniziale che diminuisce in relazione alle violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e all’azzeramento del punteggio scatta il blocco dell’attività o la chiusura del cantiere.

Ma appare illogico, proprio nella fase “sperimentale” fare di tutta l’erba un fascio e in qualche modo penalizzare settori come quello dell’installazione di impianti, dove, da quanto riportato dall’autorevole INAIL, si evidenzia la notevole differenza dei dati infortunistici che confermano il livello di sicurezza superiore del 50% rispetto a quello del settore edile.

No grazie, non lo mandano a dire solo gli Impiantisti di CNA, vedi articolo pubblicato (leggi articolo su sito ufficiale di CNA), ma anche i Colleghi di Confartigianato e Casartigiani con una lettera indirizzata al Ministro del Lavoro.

A cura di Salvatore Puglia
Presidente Consorzio CNA Servizi per gli Installatori

Articolo sul sito ufficiale CNA

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Lettera al Ministro del Lavoro