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Sostituzione dei contatori del gas

È partita la sostituzione dei contatori, un po’ “in sordina” perché non è gestita da un solo distributore, come avviene per l’elettricità, ma è parcellizzata in centinaia di soggetti.

Migliaia di consumatori stanno ricevendo, già da diversi mesi, una lettera dal proprio distributore locale di gas per la sostituzione del vecchio contatore meccanico con il nuovo apparecchio elettronico che consente la telelettura dei consumi a distanza.

Sostituzione ContatoreCome sta avvenendo per i contatori dell’energia elettrica, anche per il gas una delibera dell’Autorità per l’Energia, la n. 631/2013/R/gas del 27 dicembre 2013, ha previsto l’installazione, nelle case degli italiani, di contatori teleletti per ammodernare la rete e accrescere la consapevolezza da parte degli utenti finali, che potranno accedere ai propri consumi oltre che direttamente dal display del contatore anche attraverso il portale del proprio distributore una volta attivata la teletrasmissione delle letture.

Ad effettuare la sostituzione del contatore non è la società di vendita cui sono intestate le bollette del gas, ma il soggetto distributore, che spesso neanche conosciamo.

Anche se l’utente non ha richiesto la sostituzione riceverà, o avrà già ricevuto, una lettera in cui vengono indicate, con almeno 10 giorni di preavviso, data e fascia oraria nelle quali il tecnico dell’azienda si recherà a casa per effettuare la sostituzione del contatore.

L’intervento dura al massimo due ore e comporta la sospensione dell’erogazione del gas per il tempo necessario ad operare in sicurezza.

L’intestatario del contratto, oppure un suo delegato, deve necessariamente essere presente per firmare la modulistica prevista e ripristinare il gas con tempestività.

Il personale che effettuerà l’intervento sarà sempre munito di un tesserino di riconoscimento con l’indicazione della società per cui opera e non chiederà mai né di visionare precedenti bollette del gas né di essere remunerato.

Contatore elettronicoL’intervento per installare il nuovo contatore non ha alcun costo per l’utente quindi bisogna fare attenzione ad eventuali soggetti che, spacciandosi per tecnici del gas, chiedono soldi o cercano di “trafugare” i dati personali presenti sulla bolletta per attivare al malcapitato di turno qualche fornitura non richiesta.

Se il cliente, nel giorno programmato per la sostituzione, non potesse garantire la sua presenza potrà spostare l’appuntamento, non oltre due giorni lavorativi prima della data fissata, seguendo le indicazioni sulla lettera.

Alla fine dei lavori l’utente firma un verbale dell’intervento dove è indicato il consumo di gas riportato sul vecchio contatore (cosa molto importante per evitare di trovarsi successivamente con maxi conguagli in bolletta).

Riceverà anche un manuale d’istruzione del contatore in cui vengono fornite le informazioni sulle funzioni del display che consentono la visualizzazione di data e ora, la totalizzazione dei consumi (complessiva e per fascia multioraria), la registrazione dei consumi su base giornaliera e degli ultimi 70 giorni e la garanzia sul salvataggio dei dati e sicurezza.

Il consiglio è comunque quello di fare una foto del vecchio contatore, al momento della sostituzione, che attesti i valori dei metri cubi dei consumi registrati, al fine di avere piena contezza al momento della successiva fatturazione dei consumi.

Il piano di installazione ha diverse scadenze a seconda del contatore e della dimensione del distributore. Ad esempio al 30 giugno 2017, secondo lo stato di avanzamento del piano di sostituzione dei contatori domestici pubblicato sul sito di Italgas Reti, risultano installati il 27%, pari a 1.680.000, contatori elettronici domestici e l’obiettivo al 31 dicembre 2018 è del 52% a fronte di un obiettivo minimo del 50% fissato dall’Autorità.

Il nuovo contatore del gas funziona esattamente al contrario rispetto a quello dell’energia elettrica perché, per questioni di sicurezza, viene alimentato con una batteria perché deve essere indipendente dall’energia e, attraverso una Sim come quelle del telefonino, trasferisce i dati alle centrali di lettura, come se fossero degli SMS. Nel mercato dell’energia elettrica questo sistema è stato evitato perché Enel non ha voluto utilizzare le compagnie telefoniche ma ha preferito trasmettere i dati dei consumi attraverso la propria rete.

Secondo l’ultima rilevazione dell’AEEGSI, in Italia il 50% delle fatture è ancora basato su consumi stimati e da anni le associazioni dei consumatori denunciano che milioni di contatori non vengono letti almeno una volta all’anno, come previsto dalle delibere dell’Autorità. Ed è anche per questo che i distributori si stanno affrettando a sostituire i contatori per cercare di riallinearsi con le letture, senza fare grossi sforzi.

A cura della segreteria CON.SI – Fonte qualenergia.it