Edilizia

Gli edifici pubblici solo a energia quasi zero

Dall’Unione Europea gli obblighi per tutti gli edifici pubblici, essi devono essere ad altissima prestazione energetica, ovvero, a energia quasi zero (NZEB) dal 2019.

La Direttiva Europea 31/2010/CE introduce il concetto di edifici a energia quasi zero e impone che tutti gli edifici pubblici di nuova costruzione, a partire dal 2019, siano a energia quasi zero, l’obbligo è esteso anche agli edifici privati a partire dal 2021.

Edifici ad energia quasi zero

Un edificio a energia quasi zero è un edificio ad altissima prestazione energetica con fabbisogno energetico basso e quasi nullo sarà corredato in misura molto significativa da impianti alimentati da energie da fonti rinnovabili al quale può aggiungersi l’energia da fonti rinnovabili prodotta in nelle vicinanze.

La gran parte dei consumi di un edificio riguardano l’energia termica per la climatizzazione invernale ed estiva e la produzione di acqua calda sanitaria e l’energia elettrica per la ventilazione, e gli altri assorbimenti elettrici.

Per sfruttare al meglio gli apporti gratuiti e quindi minimizzare l’uso degli impianti che impiegano l’energia prodotta da fonti rinnovabili, gli edifici devono essere ben coibentati e possibilmente disposti con finestrature che possano agevolare al massimo illuminazione naturale.

In Italia, e in particolare al sud, la situazione si presenta complicata diversi motivi:

  • Uno dei limiti consiste nell’applicazione delle misure ai soli edifici di nuova costruzione o di sostanziale ristrutturazione. Le nuove costruzioni sono una minima parte del patrimonio edilizio ed è composto per la maggior parte da edifici energeticamente inefficienti;
  • Tutti gli attuali calcoli imposti per l’efficienza energetica non considerano l’energia impiegata per la costruzione dell’edificio. In genere l’edilizia è un settore estremamente energivoro, in particolare per quanto riguarda le costruzioni in cemento armato;
  • Nonostante la Direttiva emanata nel 2010 e altri provvedimenti legislativi nazionali già in vigore, diversi Uffici Tecnici, pubblici e privati, risultano poco attenti alle necessarie e obbligatorie misure da attivare per le concessioni in merito alle opere per il risparmio energetico.

A cura della segreteria CON.SI