Impianti Condizionamento e Refrigerazione

F-gas, la certificazione delle imprese

Il sistema definito dal DPR 43/2012, di recepimento della normativa comunitaria, sui cosiddetti F-Gas si basa sulla doppia certificazione: delle persone e delle imprese.

Disporre di personale certificato (con Patentino Frigoristi) è condizione necessaria, ma non è sufficiente, per poter certificare anche l’impresa che dovrà dimostrare all’Organismo di Certificazione (OdC) anche di essersi dotata di un “piano della qualità” come definito dalla norma ISO 10005 e di disporre dell’attrezzatura necessaria.

La certificazione delle imprese dura cinque anni; nel corso del quinquennio l’Organismo di certificazione dovrà effettuare delle verifiche annuali.

La quasi totalità degli operatori interessati ha approfittato della facoltà (dapprima prevista fino al 12 aprile, poi prorogata fino al 12 giugno) di richiedere un certificato provvisorio.

La durata dei certificati provvisori è di sei mesi. I primi certificati provvisori sono stati rilasciati attorno a metà marzo e dunque già scaduti a metà settembre, altri a secondo della data di rilascio scadranno al massimo nella prima decade di dicembre 2013.

Non sembra esserci nessun particolare problema per i certificati delle persone: in tanti seguendo il percorso proposto da CNA SI con EMMETI o mediante altri canali, hanno già superato l’esame e ottenuto il certificato definitivo. A oggi circa 50 persone su tutto il territorio della provincia hanno superato gli esami, 28 già con l’annotazione nel Registro e le altre con la registrazione in corso.

La situazione è molto diversa per la certificazione delle imprese: al momento, assumendo che il sito www.fgas.it sia aggiornato in tempo reale, non ci sono imprese certificate in tutto il territorio della provincia e solo 8 ne risultano certificate nella Regione Sicilia su 373 certificate in tutta Italia.

Quella relativa alla certificazione delle imprese è per molti versi la parte più censurabile della normativa relativa agli F-Gas, con una serie di appesantimenti burocratici a carico delle imprese poco giustificabili.
CNA Installazione Impianti, insieme alle altre Associazioni, ha ripetutamente presentato richieste per delle semplificazioni in proposito e finalmente alcune sono state accettate dal Consiglio di ACCREDIA nella riunione del 30 settembre scorso. Non si tratta di modifiche rivoluzionarie, ma hanno semplificato in modo apprezzabile l’iter sul percorso di accertamento del sistema qualità che devono seguire le imprese durante tutto il quinquennio di validità della certificazione.

Non entrando nei dettagli in questa sede, diciamo solo che le nostre proposte, accolte solo in parte, comunque semplificano e si tradurranno, direttamente o indirettamente, in minori costi per le imprese.

Non avendo ottenuto a oggi una proroga della validità dei certificati provvisori, le aziende hanno tempi molto stretti e rischiano di non riuscire a certificarsi prima della scadenza del provvisorio rimanendo così “scoperte” per un tempo più o meno lungo.

Cosa fare?

Non c’è una risposta univoca, la decisione spetta all’impresa.

Le valutazioni da farsi dipendono, dalla struttura dell’azienda, dall’area di mercato in cui opera e anche dalla data di scadenza del certificato provvisorio.

Per chi si limita a installare di tanto in tanto un piccolo impianto di condizionamento domestico l’eventuale prospettiva di rimanere scoperti (cioè senza certificazione) per qualche settimana non dovrebbe essere un problema enorme; in questi casi si può pensare di approcciare la partita della certificazione dell’impresa entro la fine dell’anno.

Chi invece, per l’attività esercitata o per il tipo di clientela, non può permettersi di far rimanere l’impresa senza certificato nemmeno un giorno e ha il certificato provvisorio in scadenza o già scaduto, è già in ritardo, ed è consigliabile che si attivi immediatamente.

Il contratto per la certificazione dell’impresa è distinto da quello per la certificazione della/e persona/e e deve essere stipulato con un altro Organismo di certificazione qual’ora il primo non sia accreditato anche per la certificazione dell’impresa (Regola Tecnica RT29).

Le varie offerte possono prevedere tutti o parte dei servizi necessari per tutto l’iter imposto dall’allegato B del D.P.R. 43/12, in particolare possono anche prevedere, compresa nell’offerta, la certificazione e la taratura annuale degli attrezzi per tutto il quinquennio di validità della certificazione.

La sensibile differenza di prezzo tra una e l’altra offerta quasi sempre è dovuta ad un più ridotto pacchetto servizi e a una gestione del dell’iter meno assistita, comunque necessari.

Ogni scelta può essere valida, purché fatta con consapevolezza.
Abbiamo avviato, a conseguenza dell’accordo di collaborazione tra CNA SI, EMMETI e IMQ finora soddisfacente, la formalizzazione dell’ampliamento dell’accordo stesso anche per la certificazione delle imprese, del quale nei prossimi giorni daremo informazione. Rimaniamo disponibili ad esaminare per conto dei Soci di CNA SI e degli Associati a CNA Installazione Impianti Trapani anche altre proposte.

Da alcune analisi di mercato rileviamo di certo che già la sola l’attività di contatto e di messa in concorrenza dei vari Organismi sta avendo come risultato quello di abbassare in modo significativo le richieste degli organismi; mentre fino ad agosto l’offerta per il solo servizio di certificazione e gestione del piano qualità si attestava sui 1.700/1.800 euro (da distribuirsi in vario modo sul quinquennio); oggi stiamo registrando offerte con cifre che vanno tra i 1.200 e i 1.500 e qualche caso (tutto siciliano) al di sotto dei 1.000 euro, con la caratteristica di essere poco chiaro e trasparente per le modalità dell’espletamento del servizio e per il non certo riferimento all’Organismo di Certificazione.

Nel valutare un pacchetto completo dei servizi (da distribuirsi nel quinquennio), quindi compreso gli oneri per la certificazione e taratura annuale degli attrezzi e compresi altri piccoli adempimenti, a oggi registriamo su tutto il mercato nazionale offerte che vanno dai 3.800 ai 4.500 euro.
La differenza rimane spesso dal tipo di assistenza alla gestione dell’iter, se adoperata con il supporto di consulenti con buona parte di contatto fisico con l’azienda o se resa disponibile attraverso supporti informatici anche via web.
La prima prevede meno costi e più impegno di personale amministrativo, la seconda più costi e meno tempo da impiegare da parte del personale addetto.
Per le aziende di piccole dimensione che non prevedono l’impiego di addetti alla amministrazione oltre al titolare, la seconda è sicuramente più opportuna.

Chi volesse approfondire direttamente può interpellare uno degli Organismi di certificazione iscritti nella sezione A del Registro Nazionale accreditati per la RT29, oppure, se lo ritiene, ci contatti e forniremo maggiori dettagli che non è il caso di affrontare in questa sede.

A cura della segreteria di CNA SI

Documentazione:
D.P.R. 43/12