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Il compito dell’interruttore differenziale

L’interruttore differenziale è il dispositivo di protezione attiva per eccellenza contro le tensioni di contatto e svolge un ruolo cruciale nella protezione mediante interruzione dell’alimentazione.

Il sezionamento automatico di un circuito elettrico, ovvero, l’interruzione della corrente elettrica in caso di anomalia, rappresenta la funzione fondamentale per la sicurezza e la protezione degli impianti elettrici e dei loro utilizzatori.

Si definiscono interruttori differenziali se appartengono alla categoria di interruttori che si aprono automaticamente in risposta a una corrente differenziale uguale o superiore a un valore limite: corrente differenziale di intervento nominale dell’interruttore.

Interruttore DifferenzialeI differenziali svolgono un ruolo fondamentale per la sicurezza e per la protezione delle persone, essi sono direttamente sensibili alle correnti di guasto che si chiudono verso terra.

Quando si verificano correnti verso terra per qualunque tipo di difetto di isolamento dell’impianto o di un apparecchio elettrico, la somma vettoriale delle correnti nei conduttori attivi non è più uguale a zero e l’interruttore differenziale apre il circuito annullando la situazione di pericolo e segnalando il guasto.

I tre compiti principali degli interruttori differenziali sono:

  • La protezione contro i contatti indiretti;
  • La protezione addizionale contro i contatti diretti;
  • La protezione contro l’incendio.

Gli interruttori differenziali non sono tutti uguali, la scelta va fatta in funzione del tipo di applicazione e di corrente di guasto a terra che può verificarsi, in base alla forma d’onda della corrente i dispositivi differenziali possono essere:

  • Interruttore differenziale di tipo AC: l’apertura dell’interruttore è assicurata per correnti alternate sinusoidali differenziali applicate improvvisamente o lentamente crescenti;
  • Interruttore differenziale di tipo A: l’apertura dell’interruttore è assicurata come per il tipo AC e per correnti pulsanti unidirezionali, applicate istantaneamente o lentamente crescenti;
  • Interruttore differenziale di tipo B: l’apertura dell’interruttore è assicurata come per il tipo A ed inoltre per correnti alternate sinusoidali differenziali fino a 1.000 Hz, per correnti differenziali continue senza ondulazioni, applicate istantaneamente o lentamente crescenti.

Importante anche la scelta in funzione dei tempi d’intervento, che può essere due tipi:

  • Tipo G per uso generale;
  • Tipo S ritardato o selettivo, cioè con ritardo di intervento intenzionale.

I riferimenti di cui sopra vanno presi in considerazione per gli impianti ad uso civile, per applicazioni di tipo industriale potranno influire altri parametri che determinano le protezioni da porre in essere.

Vai alle pagine degli aderenti CON.SIIn ogni caso è importante che la scelta e l’installazione degli interruttori differenziali sia affidata a tecnici qualificati professionalmente e regolarmente abilitati per i lavori elettrici.

CON.SI si preoccupa costantemente dell’informazione professionale per le imprese aderenti.

A cura della segreteria CON.SI