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I consumi degli elettrodomestici

Per una famiglia media italiana, il costo medio annuo di elettricità per l’uso continuato degli elettrodomestici è stimato tra i 550-600 euro all’anno, ma è possibile ridurlo.

ElettrodomesticiSi parla volutamente di costo medio in quanto, nella valutazione oggettiva dei consumi, occorre considerare anche altre variabili come il numero dei componenti della famiglia e la superficie dell’appartamento a cui si riferiscono i conteggi.

Per meglio orientarsi è bene fare una analisi degli elettrodomestici più usati nel quotidiano che incidono maggiormente sui costi energetici:

  • La lavatrice è uno degli elettrodomestici che pesa molto sulla bolletta elettrica di casa. Una lavatrice, infatti, ha tipicamente una potenza che varia tra i 1.850 W e i 2.700 W, e il suo consumo è dovuto soprattutto all’energia necessaria per scaldare l’acqua. Come è noto, su ogni elettrodomestico deve essere obbligatoriamente apposta un’etichetta energetica indicante il suo consumo, divisa in classi da A++ a G, con l’indicazione di quanti kWh/anno l’elettrodomestico consuma in base a prove standard. Nelle lavatrici la classe A corrisponde a un consumo di circa 250 kWh/anno, per cui ipotizzando un costo medio dell’elettricità di 0,25 €/kWh, la spesa annua per il suo utilizzo è di circa 62 euro;
  • Il frigoriferoè l’elettrodomestico per eccellenza e rimane acceso tutti i giorni dell’anno, cioè 24h/24h. Un frigorifero ha tipicamente una potenza minima di 100 W e una massima di 300 W. Un frigorifero di classe A consuma circa 300 kWh/anno per cui, ipotizzando un costo medio dell’elettricità di 0,25 €/kWh, la spesa annua per il suo utilizzo è di circa 75 euro. II consumo di un frigorifero di classe A rispetto a uno di classe F, tradotta in costi dell’energia elettrica, è di quasi la metà. Le classi A+ e A++ riducono i costi di un ulteriore 25%. Quindi, sostituire un vecchio apparecchio di classe inferiore con un frigorifero a basso consumo consente sicuramente di avere un significativo risparmio energetico;
  • Il condizionatore se di tipo fisso non andrebbe considerato elettrodomestico, ma considerata la presenza nella maggior parte degli ambienti domestici, al fine della considerazione dei consumi può essere individuato come tale. Il condizionatore acceso per quattro ore non consuma sempre la stessa quantità di energia durante il suo funzionamento. Inoltre le prestazioni variano in funzione delle condizioni esterne, della zona geografica in cui è situata la casa e del periodo dell’anno in cui ci troviamo. Il consiglio è usare il condizionatore con accortezza, solo quando davvero necessario, con il programma “deumidificazione” e abbinarlo a un ventilatore. Questa combinazione potrebbe portare a un taglio dei consumi anche fino al 75% nei casi l’apparecchio impegna la tecnologia inverter in classe A e oltre;
  • Lo scaldabagno elettrico è uno degli strumenti più energivori che ci sono in casa. Se male utilizzato, può arrivare ad essere responsabile del costo di quasi metà della bolletta elettrica di una famiglia. Tipicamente, ha una potenza minima di 1.000 W e una massima di 1.200 W. Occorre tenere presente che per una doccia si consumano circa 25 litri d’acqua, mentre per un bagno in una vasca da bagno se ne consumano circa 80. Per portare 80 litri d’acqua a 60°C sono necessari fino a 4,4 kWh. Considerato che un kWh costa circa 0,25 €/kWh, ciò significa una spesa giornaliera di 1,1 euro e annua di 400 euro. Una famiglia media, però, consuma 200 litri di acqua calda, per cui i costi sono 2-3 volte maggiori. Una soluzione che porta a ridurre i consumi fino al 70% è la sostituzione con uno scaldabagno a pompa di calore che al momento è anche incentivato attraverso il Conto Termico;
  • Elettrodomestici o simili in stand by, pochi riflettono sul fatto che lo stand-by dei diversi dispositivi elettronici ha un peso non trascurabile nel computo dei consumi energetici in bolletta. Lasciare, ad esempio, un PC acceso 24 ore al giorno può arrivare a costare anche 130 euro/anno in più.

Scala efficienza energetica
I consumi degli elettrodomestici costituiscono una quota importante dei consumi energetici negli edifici di civile abitazione e incidono sensibilmente sui consumi energetici complessivi, pertanto è opportuno porre molta attenzione nell’acquisto e nel loro utilizzo, inoltre una costante manutenzione in molti casi ne mantiene l’efficienza e la durata.

A cura della segreteria di CNA SI – Fonte Acotel Net