Il bonus ristrutturazione bagno è un’agevolazione fiscale concessa a chi effettua lavori di ristrutturazione del bagno, ovvero, una detrazione IRPEF del 50% sulle spese sostenute fino ad un massimo di € 96.000 di importo totale.
L’incentivo per il rifacimento del bagno è comunque il bonus ristrutturazioni, previsto per lavori di manutenzione straordinaria è confermato fino a tutto il 2024.
Il corrispettivo della detrazione va suddiviso in 10 rate annuali da utilizzare nella dichiarazione dei redditi in compensazione dell’IRPEF, oppure si può optare per lo sconto in fattura e per la cessione del credito.
Per saperne di più su tutti i bonus ed ecobonus in edilizia può essere utile consultare la Guida pubblicata da ACCA, in essa sono specificate tutte le nuove regole e le scadenze.
Le detrazioni per il rifacimento del bagno interessano solo abitazioni o parti in comune di edifici residenziali. Sono esclusi gli interventi su edifici e strutture con destinazione d’uso diversa dall’uso abitativo.
In generale il bonus edilizia è ammesso per:
- interventi di manutenzione straordinaria delle singole unità immobiliari;
- la manutenzione ordinaria delle parti comuni di edifici residenziali;
- interventi di rimozione delle barriere architettoniche e realizzazione di bagni per disabili;
- ricostruzione nelle zone soggette a calamità naturali, in cui vi sia lo stato di emergenza.
In generale il bonus edilizia è ammesso per:
Specificatamente per il bagno si possono portare in detrazione gli interventi:
- opere di rinnovamento
- adeguamento alla norma
- rifacimento dell’impianto idrico-sanitario
- spese relative a progettazione, acquisto dei materiali e posa in opera.
È possibile rifare l’impianto idrico o realizzare un nuovo bagno.
Non è ammessa la detrazione per la semplice sostituzione dei sanitari, qualora non sia contestuale al rifacimento degli impianti. La sola sostituzione dei sanitari è un intervento di manutenzione ordinaria o di miglioramento estetico.
Sostituire piastrelle, sanitari o rubinetteria, così come tinteggiare le pareti, in genere sono lavori esclusi dalle agevolazioni fiscali. Possono essere portati in detrazione solo se comprese in un intervento di ristrutturazione straordinaria e generale dell’edificio.
Il rifacimento del bagno può essere eseguito in regime giuridico di edilizia libera, in quanto qualificato come “manutenzione ordinaria”, pertanto può essere eseguito senza la necessita di ottenere alcun titolo abilitativo, ovvero, è possibile accedere alle detrazioni fiscali senza una CILA.
Per usufruire del bonus ristrutturazione bagno sono necessari alcuni adempimenti:
- pagare le spese con bonifico parlante;
- effettuare tutti gli adempimenti dovuti in termini di comunicazioni;
- indicare correttamente i dati catastali, l’importo e le rate nella dichiarazione dei redditi;
- conservare tutta la documentazione.
Possono beneficare della detrazione fiscale i proprietari o possessori dell’immobile, coloro che hanno il diritto di godimento o la nuda proprietà e i familiari conviventi.
Il bonus per il rifacimento del bagno scade il 31 dicembre 2024, successivamente dal 2025 la detrazione sarà al 36% sulle spese sostenute fino ad un massimo di € 48.000 di importo totale.
A cura della segreteria CON.SI