Impianti Condizionamento e Refrigerazione

Effetti Certificazione F-Gas sul territorio

L’analisi sugli effetti che ha provocato fino ad oggi l’obbligo di Certificazione F-Gas, fatta attraverso le proprie fonti da CNA Installazione Trapani, nell’ultima riunione della Direzione Provinciale di fine luglio, non ha lasciato dubbi sul peggioramento delle condizioni del mercato della climatizzazione.

L’analisi fatta con i dati di commessa per l’installazione di climatizzatori forniti da un nutrito campione di Imprese Associate, presenti sul mercato da oltre 10 anni e regolarmente Certificate per intervenire su apparecchiature e impianti che contengono gas fluorurati ad effetto serra, ha dato risultati sconfortanti in termini di commesse acquisite, nonostante, considerata la crisi, il mercato dei climatizzatori domestici sul territorio ha tenuto.

Un noto presentatore direbbe che la domanda nasce spontanea:
Se gli installatori certificati ne hanno installati poco o niente, chi li ha installati?

Per gli Installatori della Direzione di CNA Impianti anche la risposta è spontanea:
Tutti, ad esclusione degli Installatori e manutentori regolari.

Professionalità riconosciuta?

Cosa si intende per Installatore o Impresa regolare? Semplice, tutti quelli che hanno aperto una partita IVA, hanno denunciato l’attività al Registro delle Imprese indipendentemente che sia esercitata in forma artigiana o imprenditoriale, che hanno ottenuto l’abilitazione per l’installazione e la manutenzione, nel caso specifico, di impianti di climatizzazione di cui al DM 37/08, che hanno iscritto nel Registro Nazionale per gli F-Gas le persone e le imprese, che hanno ottenuto la certificazione della persona (Patentino Frigorista) nel caso di impegno manuale personale (Artigiano) o per almeno per un dipendente (negli altri casi) e che hanno ottenuto la certificazione dell’Impresa di cui al DPR 43/12. Se una delle condizioni o dei requisiti sopra elencati, che comportano sensibili costi di gestione e spese generali d’impresa, non è rispettata o posseduta, l’impresa non può essere definita regolare per l’attività di installazione e manutenzione di impianti e apparecchiature contenenti F-Gas e non può eseguire lavorazioni, come ad esempio l’installazione, la sostituzione o la manutenzione di un climatizzatore domestico.

La pena per tale infrazione “sarebbe”, ai sensi del D.L. 26/13:

  • Art. 5, comma 2, – “Salvo che il fatto costituisca reato, le imprese che svolgono le attività disciplinate dai regolamenti (CE) n. 303/2007 e n. 304/2007 senza essere in possesso del pertinente certificato di cui all’articolo 9 del decreto del Presidente della Repubblica 27 gennaio 2012, n. 43, ovvero di cui agli articoli 10 e 14 dello stesso decreto, ove applicabili, sono punite con la sanzione amministrativa pecuniaria da 10.000,00 euro a 100.000,00 euro”;
  • Art. 10, – “Salvo che il fatto costituisca reato, le imprese di cui all’articolo 8, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 27 gennaio 2012, n. 43, che non ottemperano agli obblighi di iscrizione al registro, di cui all’articolo 13 dello stesso decreto, sono punite con la sanzione amministrativa pecuniaria da 1.000,00 euro a 10.000,00 euro”.

Il condizionale è opportuno in quanto senza “controlli” il sistema sanzionatorio rimane ininfluente.

A conferma che la risposta spontanea degli Installatori regolari, seppur per deduzione, è attendibile, il confronto di due ulteriori considerazioni:

  • Escludendo l’aliquota per le spese generali dell’impresa, escludendo un minimo di utile per l’impresa, escludendo l’impiego di materiali ed escludendo l’imposta sul valore aggiunto, visto che per l’installazione di un climatizzatore domestico nelle sistemazioni più semplici, compreso i cosiddetti “tempi morti” è necessario impiegare 2 addetti per 4 ore, considerando il solo costo della manodopera (Tabelle Ministeriali), l’intervento non può essere eseguito per meno di 160 € (2 addetti x 4 ore x 20 €/h), il quale importo, risulta ampiamente antieconomico, essendo lo stesso solamente a copertura del costo degli operai o della “giornata” dell’Artigiano, come si sul dire “panza e presenza“.
  • Da offerte presenti sul mercato, diversamente da quanto calcolato sopra, lo stesso intervento/prestazione viene proposto, anche suffragato da volantini diffusi da Distributori e confermato dalla committenza che rifiuta i preventivi proposti dalle imprese regolari e certificate, per un importo di circa 120 €, che nel caso dei volantini viene anche specificato “Iva compresa”, il quale risulta economicamente vantaggioso solo per soggetti che non debbono provvedere (o che non provvedono) alla copertura dei costi derivanti per la gestione dell’attività e per il mantenimento della stessa nella regolarità dei disposti legislativi e normativi. In sostanza, “abusivi” o “irregolari”.

In conclusione, senza preoccuparsi della diversa professionalità e senza preoccupazione di eventuali controlli, nonostante sul territorio si sono certificate regolarmente ad oggi 176 persone e 61 Imprese ed altre hanno avviato l’iter, il mercato si rivolge a “tutti” ad eccezione delle Imprese Impiantistiche regolari, la quale condizione “paradossalmente” le pone “fuori mercato”.

A conseguenza di questa analisi e a conclusione delle considerazioni fatte, la Direzione ha deliberato sulla necessità di intervenire al più presto con delle richieste di intervento e con delle azioni di sensibilizzazione nei confronti delle Istituzioni preposte al controllo, affinché le stesse si adoperino per il ripristino delle condizioni di regolare concorrenza sul mercato di riferimento nel territorio. Le modalità e i tempi saranno definiti nelle prime sedute dopo la pausa estiva, che ormai volge al termine.
E’ superfluo dire che l’attenzione e la condivisione del maggior numero di Imprese del settore, quindi non solo le aderenti a CNA, legittima di più l’eventuale azione delle Istituzioni che saranno destinatarie delle richieste che si propone di avanzare CNA Impianti Trapani.

A cura della Segreteria di CNA SI
Fonti: CNA Impianti Trapani, Registro Nazionale F-Gas e altri riferimenti certi.