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Il recupero delle acque grigie

Il risparmio energetico e gli impianti eco compatibili prevedono anche un uso razionale delle risorse idriche. L’acqua, bene indispensabile e prezioso, anche a causa dei mutamenti climatici, dell’inquinamento e degli sprechi, è diventata una risorsa scarsa e sempre onerosa.

Per soddisfare i fabbisogni giornalieri nelle abitazioni o similari, l’acqua, in genere, viene prelevata direttamente dalla rete idrica pubblica, è acqua pura di elevata qualità e viene utilizzata per l’igiene personale, per le pulizie, per la cottura dei cibi, per gli elettrodomestici e spesso anche per l’irrigazione di piante e giardini.

Sistema di recupero acque grigieIn diverse aree il consumo annuo di acqua supera di gran lunga alla quantità di acqua che la pioggia riesce a integrare, ne consegue il degrado delle falde acquifere. Il danno diventa maggiore quando la gestione delle reti risulta inefficiente, come probabilmente accade in Sicilia, dove spesso intere città rimangono senz’acqua nei rubinetti per diversi giorni.

Per rimediare all’attuale problema e a quello che si prospetta come un futuro dal punto di vista idrico, la tecnologia oggi rende disponibile strumenti e soluzioni che permettono il recupero di notevoli quantità d’acqua.

I sistemi di recupero delle acque grigie disponibili in commercio permettono un risparmio fino al 50% dell’acqua potabile consumata in una abitazione, riducendo sprechi e inefficienze e la percentuale è maggiore negli edifici residenziali dotati di ampio giardino o nelle strutture condominiali asserviti di ampi aree verdi.

La gran parte dei sistemi, attraverso un processo multiplo di trattamento biologico, ultrafiltrazione e sterilizzazione Uv delle acque grigie, permettono che quest’ultime tornino a uno stato igienicamente puro e possono essere riutilizzate ad esempio per lavatrici, scarico del wc, irrigazione del giardino, pulizia delle aree esterne degli edifici.

Tra i sistemi proposti dai vari produttori, alcuni prevedono un processo di filtrazione di tipo biologico-meccanico che non richiede l’impiego di additivi chimici nocivi, e quindi concorrono anche per una maggiore preservazione dell’ambiente.

Per i piccoli impianti, la disponibilità di sistemi già assemblati in fabbrica, agevola il lavoro degli Installatori, in quanto compatti e già dimensionati per le diverse portate.

Anche se ad oggi si registra scarsa attenzione da parte degli addetti ai lavori e da parte dei Comuni che dovrebbero incentivare tali soluzioni al fine di un più razionale uso della risorsa idrica, i proprietari possono essere interessati, perché un impianto di trattamento delle acque grigie, che occupa uno spazio di circa un metro cubo, con costi oggi particolarmente bassi, sia per l’installazione e sia per la conduzione, aumenta sensibilmente il valore dell’immobile e riduce i consumi.

L’installazione di un sistema di recupero delle acque grigie contribuisce alla Classificazione LEED dell’edificio .

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Gli standard LEED, elaborati dall’US GBC con la collaborazione delle imprese e di ricercatori delle Università statunitensi e canadesi, indicano i requisiti per costruire edifici eco-compatibili, capaci di “funzionare” in maniera sostenibile ed autosufficiente a livello energetico. LEED (Leadership in Energy and Environmental Design).

Salvatore Puglia – Direttore CON.SI