Fisco

L’Agenzia delle Entrate cambia le regole

Una rivoluzione del sistema dei controlli fiscali: moderare la caccia all’errore e alle formalità e maggiore attenzione sulle frodi e grandi evasioni.

Quindi basta con la caccia all’errore formale e l’accanimento verso i piccoli sbagli. La lotta all’evasione condotta dall’Agenzia delle Entrate cambia passo.

Al centro dell’operato, si spera, ci sarà sempre più il dialogo con i contribuenti, la trasparenza ed un approccio chiaro, semplice e privo di preconcetti, per la correttezza e la proporzionalità dell’azione di contrasto.

Agenzia delle entrateSi prevede dunque una maggiore intensificazione della lotta alle forme di evasione più gravi e alle frodi, fenomeni contro i quali l’Agenzia può oggi applicare le tecniche innovative (incrocio delle banche dati) e una decisa azione di contrasto nei confronti di chi per mestiere organizza sistemi evasivi complessi che spesso condizionano i mercati a danno delle piccole realtà economiche.

Quanto appena espresso, l’Agenzia, lo precisa con la Circolare n. 16/E del 28 aprile 2016, con cui si propone gli ambiziosi obiettivi di ridurre il gap erariale, migliorare la qualità dell’accertamento e ridurre sensibilmente i controlli invasivi.

L’Amministrazione centrale, quindi si impegna per evitare lo spreco di energie in contestazioni di ammontare esiguo, concentrandole piuttosto su concrete e rilevanti situazioni di rischio. Per la verità, già in precedenza l’Agenzia si era attivata in tal senso, ma nelle periferie spesso non è stato pienamente ben recepito, questa più decisa indicazione, probabilmente produrrà maggiore effetto, anche in termini di fiducia da parte dei contribuenti responsabili.

Come si svolgeranno i Controlli fiscali 2016:

  • Le presunzioni fissate dalla legge saranno applicate secondo criteri di proporzionalità e ragionevolezza e con la collaborazione del contribuente sarà possibile individuare l’eventuale anomalia;
  • Le indagini finanziarie diventano uno strumento da utilizzare solo a seguito di un’attenta analisi del rischio e quando è già in corso un’attività istruttoria;
  • L’Agenzia sarà impegnata a stipulare con le imprese accordi preventivi per regolare in anticipo il trattamento fiscale di alcune operazioni e terrò conto della collaborazione volontaria;
  • Al fine di un miglioramento dei rapporti con i contribuenti, l’Agenzia proseguirà il percorso intrapreso lo scorso anno nel contrasto all’evasione, mettendo a disposizione dei contribuenti con apposite comunicazioni, gli elementi di cui è in possesso con l’obiettivo di favorire l’adempimento spontaneo degli obblighi tributari;
  • Si darà maggiore spazio per il ricorso agli scambi informativi spontanei, utili per contrastare le frodi intracomunitarie nel campo Iva;
  • Gli Uffici competenti svolgeranno un’attività di raccolta digitale dei dati e delle informazioni che permetterà in seguito la redazione di analisi ed elaborazioni utili anche per le future attività di contrasto all’evasione.

Azioni già programmate:

Vignetta caro contribuente ti scrivo...

  • Entro giugno prossimo, partiranno comunicazioni dedicate ai contribuenti con particolari anomalie relative al triennio 2012-2014, rilevate dai dati per l’applicazione degli studi di settore;
  • Entro dicembre 2016 partiranno le lettere destinate a chi presenta anomalie dal confronto tra la comunicazione annuale Iva e la dichiarazione Iva per il 2015;
  • Debutterà una nuova comunicazione unica destinata a persone fisiche e imprese individuali, per le quali nel 2012 sono emerse anomalie legate a redditi da locazione immobiliare, di lavoro dipendente, di partecipazione, di capitale o plusvalenze di beni relativi all’impresa;
  • Particolare attenzione ai settori più vulnerabili a fenomeni illeciti come le frodi Iva intracomunitaria, la circolazione di fatture false mediante l’azione di società cartiere e le compensazioni di crediti inesistenti mediante l’uso di F24.

In conclusione, la Circolare fornisce indicazioni sul corretto utilizzo delle presunzioni e dei poteri istruttori, chiarisce che le presunzioni fissate dalla legge a salvaguardia della pretesa erariale devono essere applicate dagli uffici secondo logiche di proporzionalità e ragionevolezza, evidenzia il ricorso in via prioritaria della collaborazione del contribuente e indica che le indagini finanziarie sono da attivare possibilmente a valle di un’attenta analisi del rischio.

A cura della Segreteria di CNA SI – Fonte Agenzia delle Entrate