Agevolazioni fiscali del 50% e 65%, confronto per dare un nuovo impulso attraverso gli incentivi per un maggiore sviluppo del settore della riqualificazione energetica degli edifici provati.
Si presenta una nuova prospettiva che prevede la possibilità di anticipare, presso le banche o intermediari finanziari, le agevolazioni fiscali ed economiche previste per le ristrutturazioni in campo edilizio, senza però attendere i 10 anni previsti per il recupero rateale attraverso la dichiarazione dei redditi.
Questa nuova possibilità potrebbe concretizzarsi e costituire passo decisivo nell’ottica di far aumentare il numero dei soggetti che decidono di intervenire sul proprio patrimonio immobiliare.
Le stime prevedono infatti un incremento di circa 5 miliardi di spese per lavori edili, la proposta potrebbe dare la possibilità a nuove fasce di popolazione di beneficiare dei vantaggi derivanti da interventi di efficientamento energetico.
La proposta di legge denominata “Disposizioni per la cessione dei crediti di imposta maturati per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici mediante contratto di sconto con un intermediario finanziario”, promossa dalla Camera dei Deputati sulla base degli spunti della Confederazione Nazionale degli Artigiani, si configura come uno strumento utile a dare spazio ad un approccio alla riqualificazione sempre più pragmatico e proattivo.
A complemento delle disposizioni è necessario però che la riqualificazione energetica degli edifici segua una prospettiva progettuale sempre più integrata e completa, evitando le tradizionali modalità di interventi spesso sporadici e frammentati, poco utili per una vera ed efficace riqualificazione dell’edificio.
Un intervento integrato per la riqualificazione energetica degli edifici deve essere riferito all’intero sistema impianti-edificio e può concretizzarsi solamente con la sinergia di imprese qualificate, con esperienza decennale ed in grado di offrire un servizio anche per il mantenimento in efficienza successivo all’intervento.
A cura di Salvatore Puglia – Direttore di CNA SI