Fisco

Cessione del credito ed ecobonus

I nuovi chiarimenti dall’Agenzia delle Entrate sulle procedure operativamente per cedere il credito in caso di interventi di riqualificazione energetica, anche per singole unità immobiliari.

L’Agenzia delle Entrate con la Circolare n. 11/E del 18 maggio 2018 ha fornito nuovi chiarimenti in merito alla cessione del credito della corrispettiva detrazione spettante (ecobonus).

Ecobonus 2018L’articolo 14 del D.L. 63/2013 (convertito in Legge 90/2013) disciplina anche per la cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante per le spese sostenute per interventi di riqualificazione energetica su:

  • edifici esistenti
  • parti di edifici esistenti
  • singole unità immobiliari esistenti.

Le modalità attuative sono state definite con il Provvedimento A.E. n.165110 del 28 agosto 2017.

Rivediamo il quadro normativo in materia:

  1. La Legge di stabilità 2016 ha previsto la possibilità per i soggetti che si trovano nella no tax area di cedere ai fornitori che hanno effettuato i lavori il credito corrispondente alla detrazione spettante per le spese sostenute nel 2016 per gli interventi di riqualificazione energetica di parti comuni degli edifici condominiali.
  2. Successivamente, a decorrere dal 1° gennaio 2017, la Legge di stabilità 2017 ha previsto per alcune tipologie di lavori condominiali la possibilità per i condòmini di cedere il credito corrispondente alla detrazione ai fornitori che hanno effettuato gli interventi ovvero ad altri soggetti privati, con facoltà di successiva cessione del credito.
  3. Successivamente la Legge 96/2017 ha introdotto alcune modifiche per effetto delle quali i soggetti che ricadono nella no tax area possono cedere il credito corrispondente alla detrazione spettante per le spese sostenute dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2021 per gli interventi di riqualificazione energetica di parti comuni degli edifici condominiali oltre che ai fornitori che hanno effettuato i lavori anche ad altri soggetti privati, con la facoltà di successiva cessione del credito.
  4. La Legge di bilancio 2018 ha esteso, a decorrere dal 1° gennaio 2018, la possibilità di cedere il credito corrispondente anche alla detrazione spettante per interventi effettuati sulle singole unità immobiliari confermando che:
    • il credito può essere ceduto ai fornitori che hanno effettuato gli interventi nonché ad altri soggetti privati, con la facoltà per gli stessi di successiva cessione del credito, con esclusione delle banche e degli intermediari finanziari;
    • il credito può essere ceduto anche alle banche e agli intermediari finanziari da parte dei soli contribuenti che ricadono nella no tax area.

Logo Agenzia delle EntrateCon rifermento al quadro normativo attuale, la nuova Circolare 11/E dell’Agenzia delle Entrate fornisce chiarimenti sull’applicazione delle nuove disposizioni per i Soggetti interessati:

  1. La possibilità di cedere la detrazione riguarda tutti i soggetti che sostengono le spese, compresi i soggetti appartenenti alla no tax area;
  2. La disposizione riguarda, inoltre, i soggetti IRES e i cessionari del credito che possono, a loro volta, cedere il credito ottenuto.

Per quanto riguarda i soggetti a favore dei quali può essere effettuata la cessione del credito, il Provvedimento li indica:

  1. fornitori dei beni e servizi necessari alla realizzazione degli interventi agevolabili;
  2. altri soggetti privati: oltre alle persone fisiche, anche i soggetti che esercitano attività di lavoro autonomo o d’impresa, anche in forma associata, nonché banche ed intermediari finanziari nelle sole ipotesi di cessione del credito effettuate dai soggetti che ricadono nella no tax area;
  3. la cessione del credito deve intendersi limitata ad una sola eventuale cessione successiva a quella originaria;
  4. I soggetti privati, ai quali il credito può essere ceduto, devono comunque essere collegati al rapporto che ha dato origine alla detrazione.

Punto Interrogativo

A oggi possiamo dire che il sistema di agevolazioni per l’efficienza energetica è migliorato, dando maggiore possibilità per usufruire degli incentivi anche con l’intervento delle imprese, ma non rimane chiaro del perché soluzioni così logiche non sono state adottate sin dall’inizio.

A cura della segreteria di CON.SI