Ascensori

Nuovo Regolamento ascensori

Le Associazioni di categoria chiedono riattivazione delle commissioni di esame. Mentre il Parere del Consiglio di Stato, n. 01852 del 6 settembre 2016, rischia di precludere l’inserimento della norma per il ripristino delle commissioni prefettizie per l’abilitazione alla manutenzione.

Le Associazioni della filiera ascensoristica hanno preso atto delle considerazioni espresse dal Consiglio di Stato in merito alla norma contenuta nello schema di decreto di recepimento della direttiva 2014/33/UE, la quale prevede la riabilitazione delle commissioni di esame istituite presso le prefetture per la concessione dell’abilitazione del personale tecnico addetto e pertanto rappresentano serie preoccupazioni.

Il Consiglio di Stato, infatti, nel parere, pur apprezzando nel merito l’iniziativa del Governo, ritiene che la norma in questione sia priva di base legale.

Con una lettera a firma congiunta inviata al Ministero dello Sviluppo Economico, CNA Installazione Impianti, Confartigianato Impianti, Anacam e Assoascensori, rilevano che la sospensione di quasi tre anni delle sessioni di esame, ha causato disagi crescenti per le imprese e per i lavoratori del comparto ascensori.

Di fatto, le imprese di manutenzione hanno difficoltà a far fronte alle commesse di manutenzione in quanto non riescono a sostituire il personale qualificato in uscita con tecnici abilitati gli operai che hanno concluso il periodo di 5 anni presso le ditte di ascensori e montacarichi non possono essere assunti in quanto sono impossibilitati a conseguire l’abilitazione necessaria per operare sugli impianti.

Proprio l’entrata in vigore del decreto di recepimento della direttiva 2014/33/UE, all’interno del quale il Governo aveva annunciato l’inserimento della norma per il ripristino e la riattivazione delle commissioni prefettizie, era attesa con ansia dalle associazioni di categoria: “La decisione del Consiglio di Stato – ha dichiarato Guido Pesaro, Responsabile Nazionale CNA Installazione Impianti – sembra ora precludere tale possibilità e pone un problema gravissimo per la sicurezza degli ascensori, problema ancor più accentuato dal fatto che nel parere si è deciso di non adeguare i circa 700.000 ascensori installati prima del 1999 alle nuove norme in materia di sicurezza.

Assolutamente grottesco, poi – prosegue Pesaro – è il suggerimento che i giudici amministrativi danno indicazione al Governo di intervenire con urgenza sulla sicurezza in quanto potrebbero esservi delle discriminazioni nei confronti dei proprietari degli edifici con ascensori ‘vecchi’.

In pratica il Consiglio di Stato – accusa il Responsabile degli impiantisti CNA – nasconde la testa sotto la sabbia in quanto riconosce i problemi che potrebbero derivare da un mancato adeguamento alle nuove norme di sicurezza, ma preferisce nascondersi dietro cavilli giuridici (la materia è disciplinata non dalla direttiva 2014/33/UE a cui si dà attuazione con il regolamento in esame, ma dalla Raccomandazione 95/216/CE che è atto non vincolante, ndr) per non prendere decisioni in merito”.

A cura della Segreteria di CNA SI – Fonte impiantienergie.it