CNA Impianti

Gisone lascia CNA Impianti Trapani

Angelo Gisone ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di Presidente, nonché da Dirigente di CNA Impianti Trapani. Considerando le precedenti e le successive a quelle di Gisone si contano 15 Colleghi dimessi dalla Direzione Provinciale della Verticalizzata, oltre il 50% dei componenti.

Probabilmente per il “Sistema CNA Provinciale Trapani” le numerose dimissioni dal Direttivo, succedutesi in meno di un semestre, non rappresentano motivo di preoccupazione, o magari, addirittura rappresentano una preoccupazione in meno.

Se l’obbiettivo non è quello di ridurre l’unica Verticalizzata “visibile” e in linea con lo Statuto nazionale, alla stregua di un organismo fittiziamente rappresentativo, si deve al più presto ricorrere alla convocazione dell’Assemblea straordinaria per rieleggere l’intero Organo, in quanto anche se ancora in carica uno dei due vice presidenti, con l’esiguo gruppo di Colleghi superstiti, seppur con buona volontà, gli verrebbe a mancare il confronto con l’intero territorio.

La ricostituzione dell’Organo Dirigente potrebbe essere possibile, qualora i Vertici della Confederazione provinciale si ricordino che nelle Organizzazioni che meritano di essere menzionate tali, per le decisioni del caso, si convocano le Assemblee e i Direttivi.

Se vengono meno le sedi orizzontali, perché dovrebbe svolgersi quella della Verticalizzata?

Il sottoscritto, seppur da qualche anno non ricopre più alcun ruolo in CNA Impianti per la perdita del requisito essenziale per rimanere Associato, cioè esercitare un’attività imprenditoriale, non può rimanere indifferente nell’assistere ad una recessione senza precedenti dell’Associazione di Categoria di cui ne è stato uno dei promotori sin dalla costituzione.

Andrebbe ricordato ai vertici della Confederazione, che grazie all’operato di CNA SI, creatura nata in seno alla Verticalizzata per l’erogazione di servizi, di formazione e soprattutto per l’informazione professionale della Categoria, costituito con l’approvazione della Confederazione, ma lasciato senza risorse, nell’ultimo triennio hanno aderito a CNA oltre un centinaio di imprese impiantistiche. Infatti, mentre il numero di associati complessivi è diminuito in modo significativo nell’ultimo triennio, quello di riferimento a CNA Impianti Trapani si è mantenuto con saldo pari o quasi.

Anche il risultato del 2015 si salva grazie all’intervento di CNA SI. Si contano una decina di perdite, che sarebbero state circa il doppio senza l’apporto del Consorzio. E ci sarebbe un saldo positivo, con riferimento all’ultimo triennio, se del centinaio di adesioni non sarebbero venute meno una quarantina di abbinamenti, di cui non è stato mai chiarito bene il motivo. Forse perché per alcuni non è stata accettata la recessione contestuale da altra Associazione? Ed eventualmente perché non è stata accettata? E per quelle libere da altri rapporti associativi?

Spero non ci siano stati altri motivi oltre alle probabili disattenzioni che possono succedere facilmente in una struttura provinciale CNA lasciata senza sufficiente personale, per non dire altro. Infatti, al di là di quello che può risultare, nei fatti, la Confederazione Provinciale conta di una sola unità operativa. Una struttura provinciale che dovrebbe coordinare tutte le emanazioni presenti nel territorio e monitorare al meglio il tesseramento, dovrebbe essere adeguatamente strutturata in maniera tale che certe disattenzioni non avvengano, ma probabilmente non ve ne è necessità, in quanto sul territorio ognuno si governa da sé.

Una Struttura, pressoché vuota, può occuparsi delle Verticalizzate?

Se esistono solo virtualmente certamente sì, ma questo non è, e spero non sarà, il caso di CNA Impianti Trapani e quindi mi torna il vago sospetto che un “ridimensionamento” della, “probabilmente ingombrante” emanazione (non comunale, ma provinciale), non solo non rappresenta preoccupazioni, ma addirittura può tornare utile per evitare di impegnare risorse che verrebbero meno per altri “investimenti”.

Ma se si considera che CNA Impianti Trapani, sin dalla sua costituzione (ANIM-CNA), ha solo procurato risorse e ha svolto numerose attività seminariali, oltre che a non evadere nessuna Assemblea o Direzione, tutte svolte con ampia partecipazione, il problema delle risorse economiche non è motivo di alcun sospetto.

Certo un motivo, o i motivi, che hanno, e causano la recessione continua della Confederazione ci deve o ci devono essere. E il motivo perché CNA Impianti Trapani nel corso della sua esistenza è cresciuta in maniera esponenziale ci sarà pure.

Parte con circa 90 Associati, che non sapevano che esistesse una Verticalizzata di mestiere, e ha raggiunto quota oltre 230, compreso i “non abbinabili”, per chi ama i numeri, circa il 13% degli Associati alla Confederazione, per chi ama fare analisi diverse: l’unica emanazione verticale visibile, operativa e impegnata direttamente a cercare di incidere sulle questioni di proprio interesse.

Le questioni affrontate negli ultimi periodi dagli Impiantisti sono state diverse, non ultima la vertenza, ancora aperta, con la CCIAA di Trapani, per le presunte abilitazioni non idoneamente verificate, di cui ben oltre 50 Installatori, Associati e non, hanno presentato istanza all’Ente senza avere risposta, se non con una parziale guida che nulla ha a che vedere con le precise e storiche richieste.

Da considerare, oltre che al problema dell’esercizio irregolare dell’attività che ha assunto notevole dimensioni e che rimane sempre sul tavolo, vi è la questione sull’avvio dei controlli sugli impianti termici, per la quale CNA Impianti Trapani si è resa abbastanza visibile anche su scala regionale nel confronto con il Dipartimento Energia Sicilia. Si ricorda che al seminario di confronto organizzato da quest’ultimo nella città di Trapani, erano presenti oltre 80 Installatori aderenti a CNA Impianti.

A mio personale e modesto parere, quanto sopra ha motivato le adesioni e il riconoscimento nei confronti dell’Associazione, almeno fino a pochi mesi dalla fine del 2015.

Se l’Associazione di preoccupa di tutelare in “maniera tangibile” gli interessi dei propri rappresentati, l’impegno e il riconoscimento di quest’ultimi sicuramente non viene meno e CNA Impianti Trapani con annesso CNA SI, ne è la conferma.

In quanto alla recessione della Confederazione Orizzontale, uno dei motivi potrebbe essere individuato nel tipo di “Sistema CNA Provinciale” che si è voluto creare e forse si vuole mantenere, nel senso che gli Aderenti in larga percentuale disconoscono l’esistenza di una struttura provinciale, in quanto quasi inesistente, almeno per quanto riguarda le Imprese: ogni emanazione un “califfato” autonomo nel rappresentare il Sistema.

Assemblea CNA ImpiantiQuesta organizzazione del territorio mi appare inadeguata per dare delle risposte concrete alle imprese Associate come da indirizzo generale suggerito dall’Associazione Nazionale, che negli ultimi anni si manifesta molto più dinamica ed efficiente nell’adeguarsi ai tempi e all’evoluzione dei mercati e della politica economica. Ma il motivo principe, forse sta nel fatto che quanto esposto dal Segretario provinciale nella relazione dell’ultima Assemblea, svoltasi il 14 luglio 2013, presieduta dai Vertici regionali, non si è concretizzato. Per una opportuna riflessione, riporto testé:

“ [….]. Anche noi come CNA dobbiamo avviare una fase di cambiamento e rinnovamento del nostro modo di essere, dobbiamo mettere al centro le imprese e su questo costruire servizi e professionalità. Spesso è avvenuto esattamente il contrario bisogna invertire la rotta!
Dobbiamo essere più vicini alle imprese incontrarle spesso, se occorre andare a trovarle e diventare noi i veri consulenti dei bisogni delle nostre aziende, professionalizzare di più il nostro personale, avere l’umiltà di mettere al centro l’Impresa con la sua esperienza e le proprie necessità. La CNA nella sua varia articolazione non può diventare un corpo estraneo alle aziende, perché ciò ci porterà prima o dopo al fallimento, la CNA deve diventare la CASA delle Imprese e le Imprese devono guardare alla propria attività con la testa; la sola pancia non basta più. L’impresa ha bisogno di organizzarsi come raggruppamento dei propri interessi.
La vera sfida della CNA sta proprio in ciò: Rendere voi artigiani attraverso la vostra Associazione Protagonisti Reali di voi stessi…[….] ”.

Non credo ci sia necessità di ulteriore commento, solo qualche riflessione: le parole del Segretario hanno sicuramente suscitato parecchie perplessità negli imprenditori presenti circa cosa è stata CNA fino a quel momento e non è stato chiaro a quale componente era rivolto il messaggio, ma soprattutto, visti i risultati nel proseguo, “il cambiamento e il rinnovamento” non è riuscito.

CNA Impianti Trapani, sin dalla sua costituzione (13 anni fa), si è posta come obbiettivo proprio quanto recitato nell’ultimo passaggio, attuandolo con concretezza, anche perché ritenuto in linea con l’indicazione dell’Organizzazione Nazionale, a cui sicuramente ancora oggi fa e vuole fare riferimento:

Si è organizzata come “Raggruppamento” e si è “Resa protagonista Reale di se stessa.

Evidentemente per avere assunto questo percorso si ritrova in contrasto con in non sviluppi della CNA, o meglio con il “Sistema CNA Provinciale” paventato dal Segretario, che a quanto sembra, almeno nelle apparenze, non può essere identificato nemmeno come simile al Sistema CNA Nazionale.
Probabilmente, ma molto in astratto è il mio pensiero: il Sistema provinciale si rifà alla Confederazione di livello superiore, ossia, CNA Sicilia? Se così fosse nulla da dire. In Sicilia, tutto è a Statuto Autonomo.

Francamente non credo che sia solamente questa la causa che sta determinando l’allontanamento dei Colleghi, quanto sopra in qualche modo è stato superato con l’organizzarsi con i mezzi propri e cercando di superare con le azioni e i fatti la poca affidabilità che il “Sistema CNA del Territorio” trasmette almeno nel comparto degli impianti, che è stato possibile anche con il prezioso, puntuale e autorevole contributo che i vertici Nazionali di CNA Impianti hanno dato fino a un certo punto.

Ritengo che l’arresto delle azioni di tutela e difesa di interessi, prima accennati, portati avanti con determinazione dalla Verticalizzata, avvenuto quasi con una brusca frenata, come se ci fosse un elemento occulto in contrapposizione per interessi diversi non percettibile dai comuni e umili imprenditori, che si pone ad ostacolo, possa rivelarsi il vero motivo di disaffezione e sfiducia verso l’Associazione.

In alcuni casi si può addirittura ipotizzare, anche se vagamente, che l’ostacolo possa essere rappresentato, ove esse esistano, da alcune probabili correnti opache di CNA, magari già compromesse con la più miserabile politica. Certo, non vi è dubbio che questa è, e rimane, un’ipotesi estrema e improbabile:

Ti immagini pezzi di CNA a servizio di altre entità e non delle imprese rappresentate?

Comunque, qualunque sia la causa che ha creato le condizioni per cui i Colleghi hanno lasciato, chi prima e chi dopo per solidarietà al Presidente Angelo Gisone, sicuramente non è da ricercare all’interno di CNA Impianti Trapani, è da ricercare all’interno del “Sistema CNA Provinciale” e soprattutto non è un problema di contrasto tra le singole persone, le eventuali insinuazioni di questo tipo possono essere solamente strumentalizzazioni poste in essere dai peggiori faccendieri.

Pertanto nulla possono fare i Colleghi superstiti, neanche il Collega Tonino che rappresenta l’Associazione al Nazionale, che con il suo impegno, il suo lavoro e la sua presenza costante, ha evitato e continua ad evitare che i Colleghi perdano di vista l’unico riferimento. Certo il non presenziare in occasione dell’evento svoltosi in Agrigento in autunno scorso, ha lasciato qualche dubbio su quanto i Vertici Nazionali di CNA Impianti siano abbastanza edotti per individuare dove stanno gli installatori di CNA Impianti Trapani. Non è stato facile per Tonino e Angelo spiegare ai Colleghi il perché dell’assenza, prima confermata e poi disdetta, in un’occasione dove la categoria approfondisce con l’ausilio di relatori di notevole autorevolezza (CNR – ENEA – POLIMI e altri) sulle nuove tecnologie che incideranno sul mercato nell’immediato futuro. Io penso che è stato un danno anche quello, anche se parziale. E pur vero che proprio ad Agrigento è difficile distinguere un Segretario di Confederazione da un Segretario di Partito, piuttosto che da un Assessore, ma non credo che questo possa essere stato un valido motivo per non essere presenti.

Gli Installatori di CNA Impianti Trapani, e credo di conoscerli bene, non hanno la memoria corta e tengono ben presente i trascorsi e l’azione coraggiosa ad oltranza condotta su scala nazionale e hanno ben chiaro quale è ad oggi e quale potrà essere in futuro il loro riferimento per la rappresentanza.

Assemblea CNA Impianti 2Conosco il Collega Angelo Gisone da moltissimo tempo, sin dai tempi del suo apprendistato professionale svolto presso la mia Impresa, riconosco in lui una persona di grande equilibrio, onestà, rispetto per i Colleghi e determinazione per ottemperare agli impegni assunti, doti riconosciute anche dagli altri colleghi che lo hanno sostenuto e lo sostengono, riconosciamo il lui anche la capacità di porre in secondo piano l’orgoglio personale rispetto all’interesse per la Categoria fino a ieri rappresentata, dimostrato in diverse occasioni, non ultima la delegittimazione del suo ruolo sostenuta dal Segretario provinciale in occasione di riunione, probabilmente anomala, convocata per discutere questioni della Categoria in ambienti Camerali.

Al Collega, all’Amico, al valido Dirigente e Socio Fondatore di CNA SI e a tutti i Colleghi che hanno contribuito e contribuiscono alla crescita e all’affermazione di CNA Impianti Trapani, esprimo la massima solidarietà, riconoscenza e condivisione per il lavoro svolto e per l’impegno costante mantenuto in seno a CNA SI, che rimane il rifugio certo per la Categoria, nel quale fa da Principe la Sostanza di CNA Impianti Trapani, rappresentata da Imprenditori veri e soprattutto leali.

Salvatore Puglia
Direttore di CNA SI