Logo Impianti Gas

Certificazione a Norma UNI 11554

Al momento è una certificazione volontaria, ma può dare maggiori opportunità sul mercato degli impianti a gas, in quanto è un’importante attestazione di affidabilità del lavoro ai fini della sicurezza delle persone, delle cose e degli animali. In questo articolo gli aspetti principali della norma e le figure professionali a cui si rivolge.

Cos’è la certificazione professionale Norma UNI 11554?

È la certificazione professionale nell’ambito del settore impiantistico post contatore gas ha preso vita dalla pubblicazione della Legge n. 4 del 14 gennaio 2013 che tratta sulle professioni non organizzate in ordini e collegi.

Certificazione professionaleIn questo contesto UNI e CIG hanno pubblicato la Norma UNI 1554 che tratta le attività professionali non regolamentate, ovvero, delle figure professionali operanti sugli impianti a gas di tipo civile alimentati da reti di distribuzione, essa stabilisce quali siano i requisiti di conoscenza, abilità e competenza che devono avere gli operatori del settore.

In relazione a questa norma, UNI e CIG hanno pubblicato inoltre la Prassi di Riferimento n°11, che fornisce in modo puntuale le indicazioni di carattere applicativo per processi di certificazione gestiti dagli Organismi di Certificazione del personale, a sua volta accreditati da ACCREDIA.

A chi si rivolge la certificazione?

La certificazione si rivolge a tre diverse figure professionali:

  1. Profilo A – Responsabile Tecnico, ha il compito di pianificare i lavori per la realizzazione degli impianti e coordinare le attività di installazione e/o manutenzione, le operazioni di collaudo e verifica degli impianti;
  2. Profilo B – Installatore, deve gestire tutte le operazioni di installazione, messa in funzione degli apparecchi di utilizzazione, ampliamento o modifica degli impianti e predisporre la documentazione relativa;
  3. Profilo C – Manutentore, ha il compito di garantire le operazioni di controllo e manutenzione ordinaria degli apparecchi di utilizzazione e, in caso di guasti, la loro riparazione, aggiornando eventualmente la documentazione relativa.

In funzione alla portata termica degli apparecchi di utilizzazione asserviti, la certificazione identifica, per ognuno dei profili, due livelli:

1° livello: impianti al servizio di edifici adibiti a uso civile per l’utilizzazione dei gas combustibili appartenenti alla 1a, 2a e 3a famiglia, a valle del punto di inizio, asserviti ad apparecchi aventi portata termica nominale singola >35 kW o complessiva >35 kW se installati in batteria, alimentati a una pressione ≤ di 0,5 bar.

2° livello: impianti domestici e similari per l’utilizzazione dei gas combustibili appartenenti alla 1a, 2a e 3a famiglia, a valle del punto di inizio, asserviti ad apparecchi aventi portata termica nominale singola ≤ di 35 kW. Tenendo presente che il 1° livello comprende anche il 2°.

La norma in parola, quindi, definisce in modo puntuale tutti i requisiti di conoscenza e competenza, relativi all’attività professionale di chi opera sugli impianti di adduzione gas di tipo civile alimentati da reti di distribuzione, ovvero coloro che:

  • progettano, installano, rimuovono, ispezionano, collaudano, mettono in servizio e mantengono in stato di sicuro funzionamento gli impianti di adduzione gas;
  • scelgono, installano, rimuovono, sottopongono a prova o verifica, mettono in servizio e manutengono gli apparecchi utilizzatori a gas e loro componenti.

Figura professionale

Quali sono le responsabilità delle figure professionali coinvolte?

Le responsabilità sono quelle sancite dalla Legge n. 1083 del 6 dicembre 1971, “Norme per la sicurezza dell’impiego del gas combustibile”, della quale vanno ricordati:

  • l’Articolo 1: “Tutti i materiali, gli apparecchi, le installazioni e gli impianti alimentati con gas combustibile per uso domestico e usi similari devono essere realizzati secondo le regole specifiche della buona tecnica, per la salvaguardia della sicurezza”;
  • l’Articolo 3: “I materiali, gli apparecchi, le installazioni e gli impianti alimentati con gas combustibile per uso domestico e l’odorizzazione del gas, di cui ai precedenti articoli, realizzati secondo le norme specifiche per la sicurezza pubblicate dall’Ente nazionale di unificazione (UNI) in tabelle con la denominazione UNI-CIG, si considerano effettuati secondo le regole della buona tecnica per la sicurezza”.

La certificazione, sia essa volontaria o obbligatoria, rappresenta comunque un’opportunità di crescita professionale:

  • da un lato definisce in modo preciso e oggettivo i requisiti relativi alle figure professionali che operano su impianti di adduzione gas, che come tali hanno un ruolo fondamentale a fini della sicurezza;
  • dall’altro favorisce il riconoscimento delle qualifiche in materia di istruzione, formazione e delle relative attestazioni di conformità in ambito del Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF)”.

Salvatore Puglia – Direttore CON.SI