Impianti Termici

Obbligo del trattamento acqua, o convenienza?

Per aumentare l’efficienza energetica degli impianti termici si possono effettuare interventi poco invasivi come la filtrazione, il condizionamento chimico e l’addolcimento dell’acqua, sia per produzione di ACS e sia per il riscaldamento.

Dal momento in cui si riaccendono gli impianti di riscaldamento si dovrà fari i conti con il lievitare delle bollette energetiche invernali.

Dalle ultime valutazioni ISTAT le famiglie Italiane sostengono una spesa media pari a 1700 euro in alcune zone e si arriva anche oltre i 2000 euro per riscaldare la casa e l’acqua.

Adottando semplici accorgimenti, come il trattamento acqua, è possibile risparmiare più del 20% sulla bolletta sull’acqua sanitaria e più del 10% su quella del riscaldamento.

Trattamento AcquaInoltre è da tenere presente che da luglio 2015 è entrato in vigore il nuovo regolamento in tema di efficienza energetica negli edifici che, tra i vari requisiti minimi che l’edificio nuovo o riqualificato deve possedere, prevede l’obbligo del trattamento dell’acqua del circuito di riscaldamento e dell’impianto sanitario.

In Italia, oltre il 50% degli edifici adibiti a civile abitazione o similari ha più di 40 anni e negli impianti sono presenti depositi, calcare e fanghi che ne diminuiscono l’efficienza termica ed energetica.

Per esempio. se i termosifoni sono caldi solo per metà a causa della presenza di fanghi di corrosione che creano una vera e propria barriera allo scambio termico, questi devono rimanere accesi il doppio del tempo per ottenere la temperatura desiderata, disperdendo calore nei fumi di scarico e quindi sprecando energia, ovvero denaro.

Se, poi, nel circuito di acqua sanitaria vi è depositato del calcare sulle superfici delle componenti dell’impianto (isolante termico sullo scambiatore della caldaia, sui serpentini, etc), è necessario tenere accesa per più tempo la fiamma della caldaia per riscaldare l’acqua alla temperatura desiderata. Anche questo si traduce in maggiore inquinamento e aumento dei costi.
Per aumentare o mantenere l’efficienza energetica degli impianti termici si possono, quindi, effettuare gli interventi poco invasivi come la filtrazione, il condizionamento chimico e l’addolcimento dell’acqua.

La scelta del corretto intervento di trattamento dell’acqua dettato dalle leggi è relativo alla potenzialità dell’impianto termico, della sua destinazione d’uso (impianto destinato alla produzione di sola acqua sanitaria, solo riscaldamento o tutti e due insieme) e della durezza dell’acqua (il calcare).

Trattamento Acqua 2In conclusione, l’obbligo del trattamento dell’acqua, si traduce in un vantaggio: diminuzione della dispersione di energia e un notevole risparmio economico in bolletta.

Si ricorda, infine, che le spese per lavori finalizzati al risparmio energetico e per ristrutturazioni edilizie godono delle detrazioni fiscali e che essi vanno affidati a imprese regolarmente abilitate secondo il DM 37/08.

A cura della segretaria CON.SI