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Switch off per televisori dal 2020 al 2022

La nuova tecnologia T2-HEVC sarà introdotta solo nel 2022 quando nello spegnimento saranno coinvolte tutte le emittenti nazionali.

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha reso noto, tramite comunicato sul proprio sito istituzionale, che entro il 2022 avverrà lo spegnimento, “switch off”, con la liberazione della banda 700Mhz.

Il Governo aveva già iniziato lo scorso anno, rendendo obbligatoria a partire dal primo gennaio del 2017, la commercializzazione esclusiva di televisori predisposti alla nuova tecnologia T2-HEVC, in modo da avviare e favorire, con netto anticipo, il naturale ricambio degli apparecchi televisivi.

Infatti il Ministero ha previsto, a partire dal 2020, lo spegnimento delle frequenze in uso alle emittenti locali che porterà a una fase di transizione, della durata di due anni, durante i quali non vi sarà l’introduzione della nuova tecnologia, ma verrà impiegata, per tutta la popolazione, la tecnologia MPEG-4, già diffusa da qualche anno nei televisori.

Televisore T2-HEVCLa tecnologia T2-HEVC, infatti, sarà introdotta solo nel 2022 quando nello “switch off” saranno coinvolte tutte le emittenti nazionali. Per quella data, si prevede il naturale ricambio dei televisori con le nuove tecnologie avviato con 5 anni e mezzo di anticipo, che sarà sufficiente a garantire la transizione senza particolari problemi per le famiglie.

A tal proposito, nella legge di stabilità 2018 è stato previsto un costante monitoraggio della diffusione dei televisori di nuova generazione tra le famiglie e, incentivi per 25 milioni di euro all’anno per quattro anni, dal 2019 al 2022, al fine di agevolare e accelerare il processo di ricambio, in modo da garantire nel 2022 a tutta la popolazione le televisioni con la nuova tecnologia.

Questo importante passaggio è stato avviato dalla Commissione europea per favorire lo sviluppo del 5G, la quale ha fissato al 2020 per tutta Europa lo “switch off” per la liberazione della banda 700, prevedendo la possibilità, per gli Stati membri, di arrivare al 2022 per completare il percorso.

Proroga che è stata scelta in Italia proprio per garantire il naturale ricambio dei televisori, tenendo conto che, a differenza di altri paesi, la TV è fruita principalmente tramite digitale terrestre.

A cura della segreteria CON.SI – Fonte: MiSE, comunicato del 2 novembre 2017