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Conto Termico, chi ne approfitta?

Si ha l’impressione, che buona parte degli installatori, rimangono concentrati su tutti i problemi divenuti quasi cronici che condizionano negativamente il mercato e lasciano l’individuazione di qualche nuova opportunità ad altri attori.

La considerazione deriva dal fatto che, sin dall’inizio dell’avvio delle agevolazioni destinate per il miglioramento dell’efficienza degli impianti presenti negli edifici, le proposte alla committenza vengono fatte dalla rete di distribuzione e da nuovi soggetti, che colgono l’occasione per proporsi come esperti, pur di riuscire a vendere un impianto.

Si dà il caso che, sia l’uno che l’altro, poi necessitano di un “buon installatore” (1).
Sul fatto che al buon installatore corrisponda un installatore professionale, qualificato, certificato, regolarmente abilitato e iscritto al Registro delle Imprese, poco importa.

Probabilmente, per un “buon installatore”, questi soggetti intendono che il “loro” installatore costa poco, proponendolo come accessorio compreso nel pacchetto in offerta, così, per dare la soluzione al committente completa anche di una installazione “professionale”.

E’ anche probabile che, come per tutti i componenti dell’impianto, anche il prezzo per l’installazione lo calcola il soggetto che vende l’impianto (produttore o distributore finale) e che per “rispetto” dell’installatore “di fiducia”, sulla componente della prestazione non pretende alcun guadagno, semmai un riconoscimento dall’installatore per la commessa procacciata, ricambiabile con un non obbligatorio impegno di collaborazione, nel senso che: “se porti qualche cliente lavoriamo tutti e se ti serve dell’altro materiale, magari lo acquisti da me“.

In sintesi, visto che l’installatore è comunque il soggetto che costruisce l’impianto e che pertanto se ne assume tutte le responsabilità, civili e penali, nel caso qualche cosa va male, è giusto che sia pagato a un prezzo congruo calcolato da altri e che abbia anche la soddisfazione e il merito per averlo realizzato.

Sul fatto che chi costruisce l’impianto non è lo stesso soggetto che lo vende, c’è qualcosa che non mi torna!
Sul fatto, che chi fa il prezzo della prestazione dell’installazione non è l’installatore, poi mi lascia assai perplesso!
Pertanto, permettetemi almeno il sospetto, che questi “buon installatori” non sono installatori coscienti di esserlo, oppure, sono installatori che non hanno ancora capito di essere diventati, dal momento che hanno aperto una Partita IVA e si sono iscritti al Registro delle Imprese, titolari di un’impresa e quindi: non tengono in considerazione che anche l’impresa deve essere “alimentata”, viceversa si “ammala”, gli viene “l’affanno” e piano piano muore soffocata.

Infatti se il prezzo della prestazione, stabilito da altri, riesce a coprire i costi della sola manodopera, che sia essa prestata dall’operaio o dall’artigiano, probabilmente la persona avrà da “mangiare”, ma l’impresa rimarrà a “digiuno”.
Digiuna oggi, digiuna domani si indebolisce e al primo sforzo, magari un mancato incasso, immancabilmente traballa, la colpa è di altri? O dell’imprenditore che non sa di essere il solo responsabile della propria impresa?

Facciamo insieme un esempio:
In media l’offerta di fornitura di un impianto solare termico standard da installare in un edificio monofamiliare comprende una componente destinata all’installazione di circa 300 euro.
Si può approssimare che l’installazione sia eseguita da un impresa artigiana, di cui il titolare rimane impegnato per il preliminare sopralluogo e per la redazione della Dichiarazione di conformità a fine lavori, per 2 ore e che per la messa in opera, insieme ad un secondo operaio, impiega 6 ore di effettivo lavoro, quindi:

Manodopera operaio specializzato (Artigiano 5° livello) ore 8 x 22,23 = 177,84
Manodopera operaio qualificato (3° livello) ore 6 x 19,87 = 119,22
Totale costo della manodopera (tabella ministeriale) (costi diretti) = 297,06
Spese generali dell’impresa (in media il 15%) (costi indiretti) = 44,56
Totale dei costi sostenuti dall’impresa = 341,62
Per un minimo di utile per l’impresa consideriamo il 10% = 34,16
Totale prezzo minimo di applicazione della sola prestazione = 375,78

Nell’esempio appena esposto non è considerata alcuna fornitura di materiali, il costo della manodopera è quello effettivo e comprende gli oneri contributivi (vedi tabella Ministeriale gennaio 2014), pertanto le 300 euro, coprono appena il costo della manodopera, ed è congruo, qualora i 2 addetti sono assunti da chi propone la fornitura dell’impianto, in quanto le spese generali e l’utile dell’impresa sono da considerare sull’intera opera.

All’installatore, titolare d’impresa, che presta la sua opera per le 300 euro, visto che deve sostenere le spese generali della sua impresa, non considerando alcun utile, rimarranno per coprire i costi solo 255,44 euro (300 – 44,56 di spese generali), quindi nella regolarità di conduzione ci rimetterà solamente 41,62 euro (costi diretti 297,06 – 255,44 ricavo effettivo).

Nella non regolarità di conduzione, impiegando manodopera in nero, per l’operaio sostiene il costo di 60 euro, pertanto costi diretti 237,84 euro (177,84 + 60), con le 255,44 euro di ricavo, “non ci rimette” e pensa di aver ottenuto un utile di 17,60 euro, oltre la sua personale giornata di lavoro (da operaio) e si è caricato dei rischi della conduzione non regolare e delle responsabilità che il costruttore dell’impianto (venduto da altri) deve assumere.

Se il ragionamento appena esposto è giusto e ci sono “buoni installatori” che si offrono a tali condizioni, restano solamente due conclusioni:

  1. o sono soggetti che operano completamente fuori dalla legalità;
  2. o sono installatori che non hanno ancora capito che sono titolari di un impresa, in quanto l’iscrizione al Registro delle Imprese l’ha fatta il Consulente e che essere Responsabile Tecnico non è un “soprannome” per un operaio con la Partita IVA.
L’Installatore di CNA Installazione Impianti:Bisogni dell'Installatore

Il Decreto 28 dicembre 2012 ha definito le modalità per gli incentivi relativi al Conto Termico che incentivano gli interventi per il miglioramento dell’efficienza energetica su edifici esistenti, anche per:

  • Installazione caldaie a condensazione
  • Installazione di pannelli solari termici
  • Installazione di pompe di calore
  • Installazione caldaie a biomasse

Le recenti disposizioni normative introdotte dallo Sblocca Italia (D. L. 212/2014), prevedono una semplificazione delle procedure del Conto Termico, al fine di favorire il massimo accesso alle risorse per imprese, famiglie e soggetti pubblici.

Le misure di semplificazione riguardano:

  • Le modalità di accesso, cioè i Registri e le procedure di compilazione della scheda-domanda
  • L’accesso agli incentivi per gli interventi di sostituzione di impianti di riscaldamento con caldaie a biomasse e di installazione di collettori solari termici
  • L’ampliamento delle modalità di pagamento attualmente previste per attestare le spese sostenute

Chissà se gli Installatori sapranno ripresentarsi come Costruttori professionali competenti e principali consulenti per le migliori soluzioni impiantistiche e quindi per trarre il giusto profitto dai nuovi scenari di mercato, o rimarranno ancora disponibili ad “aumentare l’agevolazione” per la committenza e per gli altri.
Se qualcuno ci rimette, qualche altro ci guadagna“.

Un rispettoso pensiero e augurio di migliore ripresa e maggiore profitto va riservato e rivolto a tutti i Produttori e a tutti i Distributori che in questo austero periodo per il comparto impiantistico, non si sono lasciati coinvolgere dalle facili speculazioni, anche rimanendo spesso punto terminale delle disfunzioni economiche che la nostra Categoria sta affrontando con notevole sacrificio, non dimenticando che l’installatore è stato, è, e continuerà ad essere un prezioso e fedele cliente.

(1) Per il rispetto del diritto d’autore, ricordo ai lettori che il termine “buon installatore” è stato esposto da un paio di rispettabili responsabili di Aziende del settore della grande distribuzione e riportato da un apposito articolo pubblicato sul Giornale di Sicilia all’inizio della stagione estiva del 2013.

A cura di Salvatore Puglia – Direttore di CNA SI*
*Consorzio CNA Servizi per gli Installatori, emanazione di CNA Installazione Impianti Trapani